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  • L’adozione: il decreto di idoneità

    L’adozione: il decreto di idoneità

    Avevo scritto questo post mentre ancora eravamo in attesa della nostra bambina quasi tre anni fa, però credo che possa essere ancora utile a tante coppie che intraprendono questo stupendo e difficile viaggio. 

    Salve a tutti,
    dopo una lunga pausa di riflessione e la lunga disintossicazione da dipendenza da Farmville (dalla quale posso dire con assoluta certezza di essere guarita!), mi ritrovo a scrivere questo breve post su un argomento che mi tocca da vicino: l’adozione. Come molti dei miei amici sanno, io e mio marito da circa 1 anno e mezzo che abbiamo intrapreso il lungo percorso per adottare un bambino. Il nostro cammino è simile a quello di molte altre coppie, quindi salto a piè pari la descrizione di come è maturata in noi questa scelta, perché sono tutt’altro che una persona sentimentale e decisamente sono poco incline a scrivere di sentimenti, cosa per la quale vengo spesso rimproverata dalla mia ‘dolce’ metà. Però voglio proporre qui una serie di link interessanti e notizie per chi vuole cominciare questo ‘tortuoso’ percorso, o per chi vuole solamente avere qualche informazione in più. Premetto che tutte le notizie seguenti fanno riferimento alla nostra esperienza presso il Tribunale dei Minori di Firenze, quindi sono ad uso e consumo delle coppie Toscane, infatti parlando con altre coppie provenienti da varie parti d’Italia, ci siamo resi conto che esistono alcune differenze da regione e regione.

    Da dove cominciare?

    • Se non lo avete ancora fatto, sposatevi! Per fare richiesta al tribunale dei minori, è necessario essere sposati da almeno tre anni, oppure avere alle spalle almeno tre anni di convivenza certificata, ovvero dovrete, tra i vari documenti, farvi fare in comune il certificato di residenza storico per ciascuno dei due coniugi, nei quali risulta la stessa residenza per almeno tre anni. Attenzione lo stato di famiglia storico non va bene, e se glielo portate vi rimandano indietro senza tanti complimenti (non chiedetemi perché: lo ignoro!)
    • Informarvi presso i servizi sociali della vostra zona per sapere dove e soprattutto quando vengono organizzati i corsi di preparazione all’adozione, che in alcune regioni sono obbligatori mentre in altre, come la Toscana, non sono obbligatori sulla carta, ma lo sono di fatto, visto che, a quanto mi dicono, il giudice ne tiene conto al momento di firmarvi il decreto di Idoneità. Cosa non secondaria il corso è veramente utile perché fornisce molte informazioni e serve a chiarirsi le idee su diversi aspetti del percorso.

    I documenti

    Quando finalmente avete il vostro attestato di frequenza del corso, potete cominciare la collezione dei documenti necessari e fare le analisi di rito.

    • Piccola dritta: quando il vostro medico curante vi prepara le ricette per tutte le analisi, ricordategli di inserire la dicitura ‘per adozione’, perchè tutti i documenti e le analisi mediche sono esenti da ticket e bolli, quindi gratuite, lo stesso vale per quando andate a farvi fare i documenti. Potete trovare la lista e tutti i recapiti del Tribunale dei minori di Firenze a questo indirizzo. Se avete dubbi, potete contattare il tribunale negli orari indicati, e per mia esperienza sono molto gentili e disponibili a fornire tutte le informazioni necessarie.

    I servizi sociali

    Una volta consegnato tutto il faldone dei documenti non vi resta che aspettare di essere contattati dai servizi sociali della vostra zona. Dal quel momento comincerete i colloqui, sia individuali che di coppia, nei quali parlerete di voi, della vostra famiglia, della vostra coppia, insomma per quelli che come me amano parlare (di se stessi principalmente!) sarà il momento più divertente. Un consiglio: siate voi stessi, e non vi fate prendere a smanie di perfezionismo. Certo, se siete degli psicopatici, forse fareste meglio a ripensare a tutta la faccenda dell’adozione, ma in caso contrario, non siate nervosi. Per quanto ci riguarda abbiamo trovato due persone molto gentili che ci hanno messo a nostro agio, senza farci mai sentire sotto esame.

    Questi sono i passi per arrivare al decreto di idoneità, poi comincia la parte più difficile: la scelta dell’ente, per il quale dedicherò un altro post.

    Beatrice